MANGIARE LEGGERO
La fame per
l’uomo è una
pulsione primaria legata all’istinto di sopravvivenza. Ma è anche
vero che spesso l'assunzione di cibo viene influenzata da fattori che
di ancestrale hanno ben poco e
ce ne rendiamo conto quando ormai sazi a fine pasto non sappiamo
rinunciare per esempio ad una porzione di dolce “ben
infiocchettato” e cioè appetibile agli occhi ancor prima che al
palato. Il controllo del cibo è regolato nel nostro organismo da due
centri ipotalamici e da migliaia di ormoni e neurotrasmettitori che
ci spingono o meno alla ricerca di
qualcosa da mangiare.
Gli
stimoli più potenti sono la GLICEMIA che appena sotto i livelli di
guardia attiva
rapidamente il
centro della fame
e la carenza di SCORTE
LIPIDICHE
così che quando i depositi adiposi vengono ricostituiti l’ipotalamo
riceve uno stimolo che
attiva il
centro della sazietà. Et
voilà, semplice ed efficace se non fosse che in questo meccanismo si
inserisce l’APPETTITO che
di per se ha ben poco a che fare con la sazietà in quanto il
desiderio è
legato ad un aspetto psicologico, estetico e culturale. Una riduzione
del tono dell’umore ad esempio si accompagna spesso ad una
ansiosa ricerca di alimenti gratificanti che evocano ricordi
piacevoli e migliorano temporaneamente lo stato d’animo. Ma,
come diceva Le Magnen, anche la variegata e costante offerta di cibi
gustosi e ben presentati genera un appetito incontrollato che ci
porta a mangiare più del necessario prendendo il sopravvento su quei
meccanismi ipotalamici che regolano appunto l’interesse o il
disinteresse al cibo. E allora che si fa? Faremo una eccellente
colazione ricca di fibre,
cereali integrali (farro tostato integrale ad esempio) e frutta secca
oltre ad un sorso d’acqua ed un goccio di latte che se tollerato
non va disdegnato. Mentre a pranzo e cena per tenere a bada
l’eccessivo appetito, ridurremo
prima di tutto
le quantità in
modo proporzionale e progressivo (voglio dire senza inutili traumi),
poi
combineremo
in modo corretto gli alimenti. Il
mio consiglio pertanto è quello di mangiare
soprattutto verdure in quanto hanno un ottimo indice di sazietà
essendo ricche di acqua, sali minerali, fibre e vitamine e preparando
l’ambiente digestivo al transito alimentare. Poi
necessari
sono
i
legumi
(ricchi
di proteine vegetali),
i
cereali
integrali (ricchi
di fibre) come
ad esempio il grano
saraceno, il
riso,
il
miglio,
il
farro e
per ultime le
proteine
animali tra
le quali preferire
quelle del pesce
e
dei latticini (se
buoni!)
e solo raramente carni rosse evitando il più possibile cibi a base
di zucchero raffinato. Le
“chicche” che posso regalarvi sono questi pochi alimenti che
potrete mangiare per sentirvi sazi a lungo:
-
LE LENTICCHIE che vengono generalmente ingerite bene ed assorbite in
tempi più lunghi.
-
L’AVOCADO (mangiato a fette) aiuta a sentirsi pieni e soddisfatti a
lungo
-
LAFRUTTA SECCA come noci, mandorle e nocciole
-
LA MELA che grazie alla grossa quantità di fibre e ridotto indice
glicemico, se mangiata mezz’ora prima di ogni pasto riduce in media
del 15% l’assunzione di calorie.
Solo in questo modo, facendo cioè una spesa cosciente (priva di alimenti già pronti e ben confezionati), mangiando meno e in modo più equilibrato si ridurrà l’apporto calorico ad ogni pasto senza MORIR DI FAME...
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